Robot da cucina Bimbi: recensione completa, tutto di tutto

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Difficile non conoscerlo o non averlo sentito nominare almeno una volta, da una parente, un’amica o una conoscente, che ne ha tessuto le lodi facendone un’ottima propaganda ed invogliando ad un acquisto, se non immediato, da mettere almeno in cantiere. Parliamo del “mitico” Bimby, l’elettrodomestico multifunzionale a marchio Vorwerk, l’azienda tedesca produttrice anche del noto aspirapolvere multiuso Folletto. “Mitico”, sì, perché il Bimby è molto più del classico robot da cucina, in quanto racchiude in sé le funzionalità proprie di ben 12 elettrodomestici: macina, emulsiona, monta, miscela, mescola, frulla, trita, impasta, riscalda, pesa, e cuoce (anche a vapore).

Noto fuori del nostro Paese con il nome di Thermomix, il Bimby si distingue dai tradizionali robot da cucina per essere infatti in grado di cucinare gli alimenti, oltre che di lavorarli con la lama; caratteristica, questa, di grande interesse, se si considera l’indubbio risparmio di tempo e la notevole praticità nella preparazione di piatti – quali zuppe, sughi, creme o semifreddi – che prevedono non solo la cottura, ma anche il mescolamento. Praticità e velocità vanno dunque a braccetto nel Bimby, che prevede tra l’altro ricette guidate facili da realizzare per ogni occasione o esigenza, e senza alcun tipo di fatica: tanta libertà di dedicarsi ai propri cari o a ciò che più si desidera, dunque, mentre l’elettrodomestico è in azione,  e tanta creatività unita al mangiare sano, per uno stile di vita salutare ogni giorno.

Un sogno che si avvera allora…! Sicuramente, non per tutti però: chi dispone di poco tempo e non è abilissimo ai fornelli, è infatti entusiasta del Bimby, ritenendolo un insostituibile alleato, chi invece, al contrario, “difende” i metodi tipici della cucina tradizionale, manifesta una sorta di “rifiuto”, di “riluttanza” nell’utilizzarlo, e considera l’apparecchio superfluo. Come spesso accade, “In medio start virtus”, la verità sta nel mezzo. Ciò che è certo, senza ombra di dubbio alcuna, è che questo “gioiellino” di elettrodomestico ha rivoluzionato nel vero senso della parola la vita in cucina, semplificandola e migliorandola.

Ma perché la scelta del nome Bimby? Sul punto le informazioni a disposizione non sono chiare né univoche: una possibile risposta potrebbe essere quella relativa la fatto che il nome “Bimby” rievoca nella lingua italiana quello di “bambino”, e l’apparecchio è sovente adoperato proprio per la preparazione di pappe per neonati. Un richiamo, quindi, ad un fattore tipicamente emozionale. La “y” finale, poi, conferirebbe quel “quid” di internazionalità al prodotto, dandogli un più ampio “respiro”.

E  le caratteristiche e le funzioni del Bimby, quali sono, nel dettaglio? Di questo aspetto ci occuperemo di qui a breve; prima, però, è opportuno tracciare quelle che sono le linee della “sua” storia, dagli inizi sino ai giorni nostri.

Origini e storia del Bimby

Correva il 1971 quando lo svizzero Hans-Joerag Gerber ebbe la brillante idea di dare vita ad un apparecchio che coniugasse le classiche funzioni di un frullatore con quelle di cottura dei cibi. “Mixer zuppa” – questo il suo nome – rappresentò il primo prototipo in assoluto del Bimby, da principio distribuito in Francia; era formato da un boccale della capienza di 1 litro con coperchio, un misurino, delle manopole per regolare la velocità e la temperatura, ed una spatola per lavorare i cibi posti nel boccale senza che avvenisse il contatto con il gruppo coltelli. Una vera e propria rivoluzione per quei tempi.

Bisogna attendere il 1978 perché il modello successivo giunga nel nostro Paese: di colore arancione e con il nome di VM2200, si presentava migliorato rispetto al precedente, prevedendo un cestello ed un thermos. È degli anni ’80, invece, il terzo modello del Bimby, il TM3300, caratterizzato da una “veste” decisamente più tecnologica: aumento di capienza del boccale, base più salda, nuova manopola per la regolazione del timer ed arresto automatico, 12 velocità tra cui poter scegliere, temperatura selezionabile tra 50° e 100°, protezione contro il surriscaldamento.

L’evoluzione dell’elettrodomestico in oggetto continua con il TM21, degli anni ’90, contraddistinto da una linea innovativa e da una notevole resistenza, fattori, questi, che spiegano la sua presenza, ancor oggi, in tante case. Diverse le novità introdotte: il “Varoma”, strumento per la cottura a vapore, la maggiore velocità di rotazione delle lame (sino a 10200 giri/minuto), il tasto “Turbo”, e la funzione “Spiga”, per la preparazione di impasti lievitati, e ancora, l’utensile “Farfalla”, per montare determinati alimenti e cuocere il riso, ed una bilancia elettronica integrata munita di display a sette segmenti.

È del 2003 il TM31, che presenta una completa digitalizzazione, oltre ad un design e ad un funzionamento nettamente migliorati: una sola manopola meccanica, tasti di piccole dimensioni, funzione “Soft” per un mescolamento delicato e funzione “Antiorario” per consentire la rotazione del gruppo coltelli nel senso contrario, al fine di non tagliare il cibo mentre le lame sono in funzione.

Giungiamo all’ultimo modello, il TM5, nato qualche anno fa, precisamente nel 2014, dalle linee ultramoderne e più “aggraziate”. Infinite le novità introdotte, quali la maggiore capienza del boccale (2,2 litri), l’interfaccia utente con schermo touch, e l’aggiunta di una memoria USB removibile, denominata “Bimby Stick”. Quest’ultima “registra” un numero cospicuo di ricette, da poter realizzare passo dopo passo tramite l’ausilio di un sistema stabilente tempi, velocità e temperatura in base alle ricette stesse che si desiderano eseguire. Analizzeremo più nello specifico le differenze esistenti tra gli ultimi due modelli di Bimby – il TM31 e il TM5 – nel corso della trattazione, dedicandoci, nel paragrafo che segue, ad illustrare le caratteristiche tecniche ed il funzionamento del modello più recente. Nel frattempo, concludiamo il presente excursus storico mettendo in evidenza l’enorme capacità di questo versatile elettrodomestico di stare al passo con i tempi, perfettamente “calato” nell’epoca di riferimento, sempre in grado di migliorarsi e di rinnovarsi. Una caratteristica, questa, rivelatasi un’indubbia, grande, risorsa, che ha fatto sì che il Bimby percorresse i diversi periodi storici conservando il successo riscosso, accrescendolo, anzi, se possibile, con il trascorrere degli anni.

Bimby: caratteristiche e funzionamento

Dimensioni contenute e quasi 8 Kg di peso per un robot da cucina compatto ma dal design moderno e gradevole, che lo rende anche un piacevole elemento di arredo per la propria cucina. Il Bimby è dotato di un motore a riluttanza che non richiede alcuna manutenzione, dalla potenza di 500 W, con regolazione graduale della velocità da 100 a 10.700 giri/min (mescolamento delicato: 40 giri/min), e possibilità di impostare la velocità stessa sul “funzionamento ad intermittenza” per la preparazione di impasti. Un motore – è fondamentale sottolinearlo – caratterizzato dalla massima sicurezza per l’utilizzo domestico, prevedendo, esso, una protezione da sovraccarico e da surriscaldamento.

Versatile e semplice da adoperare, il Bimby si rivela essere un valido alleato nella preparazione dei cibi, consentendo a tutte le donne – e perché no, anche agli uomini – che non hanno particolare dimestichezza in cucina, di realizzare sani e squisiti piatti, dagli antipasti ai sughi, dalle creme ai dolci. Grazie all’avanzata tecnologia che lo caratterizza, il Bimby può “fare il lavoro” di ben 12 elettrodomestici diversi, come anticipato ad inizio trattazione, con un notevole risparmio sia di tempo, che di spazio. Nella fattispecie esso:

  • Macina, ad esempio il caffè in grani, o i legumi, il pane ed il cioccolato
  • Emulsiona, realizzando squisiti condimenti e salse come la maionese
  • Monta la panna o i bianchi d’uovo a neve, senza alcuno sforzo, tramite l’accessorio farfalla
  • Miscela e mescola gli ingredienti adoperati
  • Frulla, preparando ottimi frullati di frutta e di verdura, particolarmente apprezzati durante la stagione estiva
  • Trita, dalle verdure, alla carne, al ghiaccio
  • Impasta, non solo biscotti o focacce, ma anche pizza o pane.
  • Cuoce ogni tipo di piatto, dalla pasta, alla carne, ai risotti, in tempi più veloci rispetto a quelli previsti dalla cottura nella tradizionale pentola
  • Cuoce al vapore (tramite l’apposito accessorio Varoma) preparando cibi a basso contenuto calorico, quali il pesce o le verdure
  • Riscalda le pietanze alla temperatura desiderata, temperatura che può essere impostata tra i 37° ed i 120° tramite l’apposito selettore
  • Pesa con la massima precisione, grazie all’annessa bilancia, che permette di pesare ogni ingrediente direttamente nel boccale: è necessario solamente azzerarla servendosi del pulsante apposito man mano che gli ingredienti stessi vengono aggiunti

Funzioni aggiuntive sono poi la modalità antioraria (da poter utilizzare a qualunque velocità tranne che nella modalità Turbo), che inverte il senso di rotazione del gruppo coltelli, rivelandosi particolarmente appropriata per mescolare dolcemente cibi delicati senza spezzettarli o tritarli; la funzione Cucina Guidata, una funzione nuova introdotta proprio con il Bimby TM5, progettata allo scopo di offrire la massima semplicità in cucina garantendo pietanze sane e saporite allo stesso tempo. Grazie alla memoria esterna (Bimby Stick), detta funzione guida passo dopo passo nella realizzazione delle diverse ricette: le istruzioni appaiono direttamente sul display touchscreen dell’elettrodomestico in oggetto, mentre il tempo di preparazione, la temperatura e la velocità sono già impostati. Basta poi solo ruotare la manopola per azionare il Bimby!

Tante funzionalità, ma anche tanta facilità di utilizzo, dunque, per questo rivoluzionario robot da cucina. Qualche consiglio, tuttavia, è sempre utile, specie per chi si avvicina per la prima volta a questa tipologia di elettrodomestico, e, magari, ne è un po’ “intimorito”. Prima di ogni cosi, si raccomanda, al riguardo, di prestare attenzione al luogo in cui il Bimby verrà collocato: durante l’impasto, infatti, è opportuno riporlo al centro del piano della cucina, e non ai bordi, per impedirne un’eventuale caduta a causa degli “scossoni” che verranno a verificarsi. È opportuno, in ogni caso, collocare l’apparecchio su di un piano solido ed uniforme, affinché non scivoli. Altri suggerimenti, poi, sono squisitamente “pratici”, relativi cioè, nello specifico, alla preparazione di determinate pietanze, o a qualche “dritta” da tenere a mente: così, a titolo esemplificativo, si consiglia di adoperare l’accessorio farfalla per montare la panna, preparare le meringhe e gli impasti per torte e dolcetti, mentre si invita a poggiare un piatto sopra il coperchio adoperando la funzione tara, se si desidera pesare qualcosa senza però sporcare il boccale.

Accessori

I pochi, ma intelligenti e mirati accessori di cui il Bimby è dotato, sono il risultato di un minuzioso lavoro di progettazione. Ogni componente è in grado di assolvere a più funzioni, così da rendere l’elettrodomestico in oggetto davvero versatile e completo. Ma quali sono questi accessori, con i quali è possibile realizzare praticamente di tutto? Eccoli elencati qui di seguito.

  • Boccale. Realizzato in resistente acciaio inox, ha la capienza di 2,2 litri, ed è la ciotola che si adopera per impastare, tritare, cucinare. È chiuso da un coperchio, dotato di un sistema di sicurezza, ed infatti il Bimby non si azionerà in presenza di un coperchio non collocato e chiuso in modo corretto.
  • Misurino. Della capienza di 100 ml, svolge più funzioni. Innanzitutto è adoperato quale tappo di chiusura del foro del coperchio, al fine di evitare dispersioni di calore e spruzzi di cibi durante la fase di frullatura o la cottura degli alimenti. Serve poi anche a misurare gli alimenti stessi.
  • Gruppo coltelli. Si tratta del set di lame alla base del boccale, grazie a cui è possibile mescolare e tritare, ma anche impastare delicatamente servendosi della funzione che muove le lame stesse in senso antiorario.
  • Cestello. In materiale plastico di elevata qualità, si adatta in modo perfetto al boccale, e svolge diverse funzioni, quali quella di filtrare succhi di frutta o di verdura o quella di tritare ed omogeneizzare gli ingredienti. Perfetto poi per la cottura a vapore o per cibi delicati come polpette di carne o di pesce.
  • Spatola. Utensile intelligente e di estrema praticità, progettato in modo tale da adattarsi in modo perfetto al Bimby, raggiungendone ogni angolo. Adoperabile per mescolare o incorporare gli ingredienti all’interno del boccale, o per raccoglierli se rimasti nello stesso, o ancora per estrarre il cestello.
  • Farfalla. Simile alle fruste, è utilizzata per montare a neve la panna o gli albumi, o per realizzare cremosi e vellutati dessert. Perfetta anche per emulsionare o per mescolare in maniera delicata.
  • Varoma. Composto da tre parti – recipiente, vassoio, e coperchio – è un accessorio introdotto a partire dal Bimby TM21, che consente di realizzare una sana e delicata cottura a vapore. Può essere adoperato in due combinazioni: la prima, che prevede il recipiente del Varoma, con vassoio interno e con coperchio, è ideale per la cottura contemporanea di cibi diversi, quali verdure, carne, o pesce, oppure per la cottura di una cospicua quantità del medesimo ingrediente, per esempio impasti lievitati. La seconda combinazione, invece, che prevede il recipiente del Varoma con coperchio, è utilizzabile per cuocere a vapore grandi quantità dello stesso ingrediente, come patate o bocconcini di carne.
  • Bimby Stick. Novità introdotta con il Bimby TM5, l’ultimo modello appunto, rappresenta una sorta di memoria esterna, che archivia le ricette preferite, guidando passo dopo passo nella realizzazione delle stesse.

In dotazione con il Bimby, poi, oltre ai predetti accessori, il libro base e il libretto istruzioni.

Bimby TM31 e Bimby TM5: le principali differenze

Dopo aver illustrato le caratteristiche ed il funzionamento del nuovo Bimby, il TM5, evidenziando anche gli accessori di cui è fornito, è opportuno aprire una piccola parentesi sottolineando le differenze dell’attuale modello sul mercato con il precedente, il TM31. Differenze che sono di aiuto per comprendere gi ulteriori passi in avanti compiuti da questo versatile elettrodomestico, rispetto ad uno che comunque si è rivelato innovativo al tempo della sua uscita.

L’evoluzione verificatasi si sostanzia essenzialmente nell’introduzione di un pannello frontale touch screen e di un’unica manopola per poter controllare tutte le funzioni, i tempi, le velocità, ed i programmi. La vera novità risiede tuttavia nella funzione “Cucina guidata”, che tramite una sorta di memoria esterna (Bimby Stick) attiva sul pannello la modalità di cottura passo dopo passo, impostando automaticamente tempi e temperature: un vero e proprio aiuto, dunque, per l’utente, nella realizzazione della ricetta desiderata. Migliorie e cambiamenti senza dubbio al passo con i tempi, ma di certo più complicati per coloro i quali sono meno inclini alle nuove tecnologie.

Tra le altre differenze esistenti con il Bimby TM31, segnaliamo un aumento della capienza del boccale del 10%, con una capacità massima di 2,2 litri, e la possibilità di raggiungere la temperatura di 120°, contro i precedenti 100°. Ed ancora, miglioramenti nel sistema di chiusura, un piccolo incremento di potenza, poca rumorosità.

Dal punto di vista delle prestazioni, il Bimby TM5 si rivela, come il suo predecessore, ottimo per quanto riguarda la funzione di cottura, confermandosi altamente efficiente nella preparazione di impasti per torte, pane, purè, pappe ber bambini, e frullati. Migliorano i risultati dell’apparecchio in relazione alle erbe tritate ed alle carote grattugiate, mentre sussiste, come con il TM31, l’impossibilità di preparare la maionese.

Maggiore chiarezza, infine, nelle istruzioni (di facile comprensione, comunque, già nel precedente modello), maggiore solidità e resistenza dei materiali, buona resistenza del motore agli sforzi anche prolungati. Unico limite, purtroppo, resta quello del prezzo, molto caro: circa 1200 Euro, ma di questo aspetto ci occuperemo nella sede opportuna.

Con il Bimby si può cucinare di tutto?

Robot da cucina multifunzione, il Bimby si rivela un aiuto indispensabile in cucina per creare piatti gustosi e nutrienti. È possibile avvalersi dell’innovativa funzione “Cucina Guidata”, scegliere tra le proposte dei Ricettari Bimby , oppure adeguare all’apparecchio le proprie, personali, ricette: il tutto con la massima semplicità di utilizzo e con risultati sempre impeccabili. Ma con il Bimby si può cucinare di tutto? La domanda, come si suol dire, “sorge spontanea”. Sul punto c’è da dire che esso eccelle in alcune preparazioni, mentre in altre riesce un po’meno: vediamo quindi quali sono i punti di forza e quali invece le “criticità”.

Tra le prime segnaliamo le zuppe, i risotti, le creme, ovvero quei piatti che necessitano di cotture lente e di costante mescolamento; risultati eccellenti anche per salse di complessa realizzazione, per preparazioni veloci – ad esempio di pasta – e per pappe ed omogeneizzati per bambini. Il Bimby, al contrario, non eccelle particolarmente in quelle funzioni che, seppur esistenti, non consentono di raggiungere i risultati di un apparecchio dedicato. A titolo esemplificativo, impasti molto semplici non saranno fonte di problemi, ma impasti più complessi, come quelli per realizzare pizze o torte, richiederebbero una planetaria, imbattibile in questo campo, ed il Bimby non è dotato di movimento planetario.

A fronte di quanto or ora detto, come “porsi” nei confronti del Bimby? Positivamente, se si è disposti ad accettare qualche “compromesso”, senza rinunciare a piatti saporiti cucinati in modo semplice e rapido; “allontanandosene” invece, propendendo per un apparecchio tradizionale, se si è veri appassionati di cucina.

Cookidoo e Cook-Key: cosa sono

Prezioso alleato in cucina, il Bimby è da sempre associato a ricette progettate appositamente per assicurare la perfetta riuscita di ogni piatto, ricette che se prima erano raccolte in libri da cucina, ora sono disponibili anche online, per l’esattezza su Cookidoo. Cos’è Cookidoo? È la piattaforma ufficiale digitale di ricette Bimby, utilizzabile da qualunque dispositivo (pc, tablet, smarthphone) all’indirizzo www.cookidoo.it, e tramite l’App ufficiale Bimby: oltre 4.000 ricette già pubblicate, con l’aggiornamento mensile di 100 nuove ricette, adatte ad ogni occasione, gusto o esigenza, così da poter accontentare veramente tutti, sia che si tratti di appassionati della cucina tradizionale o dei sapori più speziati, di vegetariani, o di amanti di pietanze originali e appetitose.

A questo grande patrimonio di ricette si accede iscrivendosi gratuitamente al sito poc’anzi citato. A detta iscrizione segue un regalo di benvenuto, ossia 30 giorni di prova gratuita per un accesso illimitato a tutte le ricette di Cookidoo ed a tutte le sue sconfinate funzionalità: realizzazione di un piano settimanale su misura, personalizzazione delle ricette con l’aggiunta di propri commenti, possibilità di creare la lista della spesa, e tanto altro ancora. Dopo i 30 giorni di prova gratuita, se lo si desidera, ci si può abbonare a Cookidoo Merbership, che con soli 3 Euro mensili, fatturati in una sola soluzione di 36 Euro all’anno, assicura l’accesso illimitato a tutte le ricette di Cookidoo.

E con la Cook-Key, divenuta disponibile, dopo Francia e Germania, anche in Italia, sarà possibile visualizzare sul display del Bimby e cucinare in Modalità Guidata tutte le ricette preferite e collection presenti sul proprio profilo Cookidoo.

Più precisamente, Cook-Key è l’accessorio che permette al Bimby di connettersi ad Internet e di collegare l’apparecchio direttamente alla piattaforma: essa si introduce nell’apposito ingresso del Bimby e si connette al proprio profilo Cookidoo  mediante Wi-Fi. Con la Cook-Key si avrà diritto a 6 mesi di abbonamento gratuito a Cookidoo , mentre successivamente il costo dell’abbonamento sarà di 36 Euro all’anno.

Come acquistare il Bimby

Il Bimby è acquistabile esclusivamente tramite vendita diretta, in base alla modalità stabilita dalla Vorwerk, pertanto ci si raccomanda, al riguardo, di diffidare da altre eventuali modalità di vendita proposte al di fuori del canale suddetto. Una incaricata Bimby – previo appuntamento – si recherà presso il domicilio dell’utente interessato, gestendo l’acquisto e fornendo supporto per l’assistenza e validi consigli per l’utilizzo. Il vantaggio di detta modalità risiede nel clima confidenziale che viene a crearsi con la dimostratrice, gentile e preparata, dimostratrice che però, come è facilmente intuibile, sarà chiaramente interessata a tessere le lodi del prodotto in oggetto. E a questo aspetto va aggiunto quello dell’assenza di un confronto con articoli della concorrenza, cosa che fa salire il prezzo, anche se – c’è da dire – la predetta concorrenza non stabilisce prezzi così inferiori a quello del Bimby.

E giungiamo appunto al costo del robot da cucina in oggetto, senza dubbio di un certo “spessore”: circa 1200 Euro, da pagare in un’unica soluzione oppure a rate attraverso finanziamento, opzione, quest’ultima, che contempla proposte adeguate a qualunque tipo di budget di cui si disponga.

Qualora fosse necessario un intervento di assistenza tecnica, poi, basterà recarsi presso il  Vorwerk Point o il Centro di Assistenza Autorizzato di Vorwerk della propria città di residenza.

Pulizia e manutenzione del Bimby

Igiene e pulizia in cucina sono fondamentali, e proprio come le posate, i piatti ed i bicchieri, anche il Bimby merita una manutenzione attenta e scrupolosa. Prima di adoperare l’elettrodomestico per la prima volta, e dopo ogni successivo utilizzo, si raccomanda infatti di pulire con cura ogni sua componente.

Boccale e suo coperchio, gruppo coltelli, spatola, cestello, misurino, farfalla e varoma, possono essere lavati adoperando acqua calda, detersivo per stoviglie, e un panno morbido. In caso di sporco ostinato, ossia di cibo rimasto attaccato al boccale, si consiglia di utilizzare un detersivo specifico per l’acciaio inossidabile. Il gruppo coltelli, in particolare, va lavato sotto l’acqua corrente, con le lame rivolte verso l’alto, aiutandosi con uno spazzolino per rendere più agevole l’operazione. Per non compromettere la guarnizione del supporto lame, è necessario prestare attenzione a non lasciare mai a lungo in acqua il predetto gruppo coltelli.

Per quanto concerne l’asciugatura, si suggerisce di servirsi di un panno asciutto pulito oppure di carta da cucina. Il corpo macchina del Bimby, così come il display, si pulisce adoperando solo un panno umido, ricordando sempre di staccare la spina dalla presa di corrente prima di procedere con le operazioni di pulizia.

In caso di sporco leggero, l’elettrodomestico in oggetto si autopulisce. Come? È sufficiente versare nel boccale 1 litro di acqua circa con qualche goccia di detersivo per stoviglie, selezionare la velocità a 5 o 6, e premere più volte l’icona di inversione (alternando cioè senso orario ed antiorario). Risciacquare poi con cura, e qualora ricorra la necessità, adoperare un panno morbido.

E in caso di odori persistenti? Presto detto: basta versare nel boccale del Bimby 1 litro di acqua e un limone a metà, oppure un po’ di aceto, o in alternativa qualche fetta di arancia.

È importante sottolineare che tutti i componenti dell’apparecchio sono lavabili in lavastoviglie; si suggerisce, in merito, di collocare le parti in plastica, specie il coperchio del boccale, nel cestello superiore della lavastoviglie stessa, onde evitarne l’eventuale deformazione  a causa di temperature troppo elevate o di oggetti dal peso eccessivo. Va altresì evidenziato che determinati cibi, quali il succo di carote ad esempio, possono macchiare: in tal caso coperchio e sua guarnizione, spatola, cestello e varoma vanno rapidamente puliti con un panno per rimuovere dette sostanze macchianti.

Perché scegliere (o non scegliere) il Bimby: vantaggi e svantaggi

Perché scegliere (o non scegliere) il Bimby? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi legati a questo avanzato elettrodomestico che ha radicalmente cambiato la vita in cucina? Prima di addentrarci “nel vivo” della questione – esaminando gli aspetti positivi e negativi relativi al suddetto quesito – è opportuno aprire una breve parentesi, mettendo in evidenza quelle che potrebbero definirsi le due opposte “correnti di pensiero” connesse al robot in oggetto.

Chi ha poca dimestichezza con pentole e fornelli, ma anche chi dispone di poco tempo da dedicare alla cucina, non può che esprimersi in termini entusiastici, considerando il Bimby un prezioso alleato, un aiuto indispensabile ed irrinunciabile. Chi ama sperimentare e “dare il proprio contributo” ai piatti da preparare (sentendosi gratificato – com’è giusto che sia – dall’esito positivo dei predetti piatti dopo l’impegno profuso), ma anche chi è fautore della cucina tradizionale, manifesta, al contrario, una sorta di “rifiuto” verso l’apparecchio, quasi come se non volesse sentirne proprio parlare. Come anticipato all’inizio dell’esposizione, “la verità sta nel mezzo”, e, dunque, sarebbe il caso di trovare un equilibrio, una giusta mediazione, tra le due opposte “fazioni”. Ed allo scopo di fornire un quadro il più possibile obiettivo, sarebbe anche il caso di accettare qualche piccolo compromesso, compromesso relativo al fatto che il Bimby, come precedentemente sottolineato, risulta davvero valido in certe preparazioni, un po’meno in altre.

Detto questo, torniamo alla domanda iniziale: “Perché acquistare il Bimby?” Innanzitutto perché esso, contrariamente ai robot tradizionali, è in grado di cuocere i cibi, consentendo, dunque, un grande risparmio di tempo. E anche di denaro, perché essendo un elettrodomestico multifunzionale, fa sì che non si profili  la necessità di acquistare tanti, diversi, apparecchi. Il che rende più agevole anche la sua pulizia e manutenzione: non solo, infatti, l’apparecchio da lavare è solamente uno (senza trascurare il fatto che, come abbiamo visto, tutti i componenti del Bimby sono lavabili in lavastoviglie), ma detto apparecchio è anche capace di autopulirsi. Non dimentichiamo, infine, il risparmio di spazio, grazie alla compattezza che lo contraddistingue.

Ed ancora, acquistare il Bimby è garanzia di buoni risultati con un’estrema semplicità di utilizzo: tutto ciò che di cui si ha bisogno, infatti, è dato dagli ingredienti occorrenti per la ricetta desiderata. E la funzione “Cucina Guidata”, illustrata in precedenza, semplifica ancor di più qualunque operazione.

A fronte di questi innegabili vantaggi, svantaggi ce ne sono? Indubbiamente il costo, non certamente alla portata di tutte le tasche (costo elevato che tuttavia – va detto – assicura un efficace aiuto in cucina su cui poter sempre fare affidamento), e la mancanza della funzione planetaria, necessaria per impasti più complessi. Per quanto compatto, infine, l’elettrodomestico in oggetto potrebbe comunque risultare ingombrante per chi ha una cucina piccola.

Per maggiore chiarezza, riassumiamo con la seguente tabella i punti di forza e le criticità del Bimby:

VANTAGGISVANTAGGI
Elettrodomestico multifunzione: 12 funzioni diverseCosto elevato
Risparmio di tempo, denaro e spazioAssenza della funzione planetaria
Funzione “Cucina Guidata”Ingombrante per chi ha una cucina piccola
Semplicità di utilizzo

Al di là di quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi legati all’acquisto – o meno – del Bimby, ci si potrebbe chiedere se detto acquisto convenga o meno. È presto detto: conviene sì, a patto però di farne un uso quotidiano – sfruttando dunque pienamente tutte le potenzialità dell’apparecchio – e non sporadico, relativo solo alla preparazione di alcune ricette. In caso contrario, infatti, una spesa così consistente davvero non sarebbe giustificata.

Consigli di utilizzo

Se il Bimby sta per fare il suo ingresso in casa, è opportuno seguire alcuni pratici consigli che sicuramente renderanno ancor più agevole l’utilizzo dell’elettrodomestico oggetto di questa trattazione.

Il primo passo da fare riguarda la sua collocazione: indispensabile aiuto in cucina, e sempre a disposizione e pronto per poter essere adoperato, il Bimby deve infatti ricevere un’adeguata sistemazione, e cioè un piano comodo, lontano dai fornelli.

Fondamentale, poi, è “orientarsi” sin da subito verso un utilizzo corretto dell’elettrodomestico, e quindi iniziare a leggere il libro base in dotazione con lo stesso. Ottimo punto di partenza per “entrare in confidenza” con il Bimby, per ricevere suggerimenti e conoscere piccoli trucchi da mettere in pratica. Chi si avvicina per la prima volta al robot da cucina in esame, troverà estremo giovamento dalla funzione Modalità Guidata, che permette di acquisire gli step fondamentali relativi ad ogni tipologia di ricetta; chi non eccelle in creatività, invece, si lascerà guidare dalle tantissime ricette disponibili su Cookidoo, mentre chi, infine, è già più esperto, potrà mettersi alla prova con i piatti maggiormente “arditi” suggeriti dagli chef e dai pasticcieri, oppure sperimentare piatti ancor più “impressionanti” e strepitosi.

E ancora, si suggerisce – se non si è ancora proceduto in tal senso – di registrarsi a Cookidoo (di cui abbiamo precedentemente parlato) e di aggiornarsi sulle novità in corso, seguendo i profili del social network più affine a quelle che sono le proprie necessità.

Le ultime raccomandazioni riguardano la pulizia e la manutenzione del Bimby, aspetto, questo, di cui ci siamo occupati nel paragrafo di competenza, al quale rimandiamo.

Particolare attenzione, poi va prestata a chiusura e guarnizioni: sul punto si raccomanda, soprattutto, di controllare che le guarnizioni siano inserite nel modo corretto e non siano danneggiate, o usurate, la qual cosa potrebbe compromettere la tenuta del boccale e comportare la fuoriuscita del prodotto. Attenzione anche a non riempire troppo l’apparecchio con liquidi, poiché ad alte velocità la resistenza potrebbe non essere delle migliori.

Bimby o Planetaria, quale preferire?

Nel corso della nostra esposizione abbiamo evidenziato l’assenza, nel Bimby, del movimento planetario, necessario per la realizzazione di impasti più complessi, quali quelli per torte o pizze. A fronte di questo dato di fatto, ci si potrebbe chiedere se la propria scelta, prima di acquistare un elettrodomestico che sia di aiuto in cucina, debba essere veicolata verso il Bimby, appunto, oppure verso una planetaria.

Fermo restando che, come sempre, la scelta è strettamente soggettiva, dipendendo, essa, dalle proprie necessità ed esigenze, consideriamo i due elettrodomestici maggiormente nel dettaglio così da fornire un quadro il più esaustivo possibile. E sottolineiamo, al contempo, che quella tra il Bimby e la planetaria è una “sfida” che si protrae da tempo, sfida che vede entrambi gli apparecchi supportati sia dall’esperienza funzionale che dalla qualità dei materiali di realizzazione.

Le caratteristiche ed il funzionamento del primo sono state ampiamente illustrate; è il caso, quindi, di concentrarsi ora su quelli che sono i tratti distintivi della planetaria, dalle diverse firme – come Kenwood o Kitchenaid ad esempio – “impostasi” sul mercato per la sua solidità, resistenza, ed efficienza nelle funzioni che svolge. Apparecchio, la planetaria, che permette di lavorare impasti in modo impeccabile, ed infatti al giorno d’oggi in molti non riescono a rinunciare ad essa per le preparazioni più variegate, siano esse semplici o ricercate, dolci o salate.

Sono essenzialmente 3 le funzioni alla base delle suddette preparazioni, che una planetaria è in grado di svolgere: impastare, miscelare, e montare con il movimento – appunto – planetario, il movimento cioè formato da due rotazioni contemporaneamente. Qui di seguito, invece, elenchiamo le caratteristiche riscontrabili nell’elettrodomestico in oggetto.

  • Motore potente ed efficiente, capace di resistere alla lavorazione di qualunque tipo di impasto, anche molto duro e complicato.
  • Corpo macchina solido e resistente, tale, cioè, da essere in grado di “sopportare” lo sforzo derivante dalla lavorazione di impasti particolarmente duri.
  • Design elegante e colorato, dalle forme arrotondate, un design, questo, che caratterizza quasi tutte le impastatrici, rendendole, per ciò stesso, anche un gradevole elemento di arredo per la propria cucina.
  • Funzionalità e versatilità (grazie anche alla vasta gamma di accessori opzionali), unita ad una grande semplicità di utilizzo.
  • Tantissimi accessori inclusi nel prezzo – opportunità, questa, prevista da diversi brand di planetaria – che consentono di dare massimo sfogo alla propria creatività e fantasia in cucina.

Bimby vs Kenwood Cooking Chef

Abbiamo or ora messo in evidenza la differenza sostanziale esistente tra il Bimby e la planetaria – l’assenza, cioè, nel primo, del movimento planetario appunto – e fornito maggiori dettagli sulla seconda al fine di veicolare al meglio il proprio acquisto verso l’uno o l’altro degli elettrodomestici. È ora il caso di illustrare, nel dettaglio, i tratti distintivi di un apparecchio caratterizzato proprio dal predetto movimento planetario, e di metterlo a confronto con il Bimby. Parliamo del Cooking Chef della Kenwood, nome con il quale ci si riferisce ad una linea di planetarie comprendente più modelli, che si differenziano tra loro a seconda degli accessori già presenti in dotazione, o acquistabili separatamente. Un apparecchio, il Cooking Chef, che si è guadagnato una folta schiera di estimatori, proprio come il Bimby, apprezzatissimo soprattutto dalle mamme, ma non solo.

Entriamo, dunque, “nel vivo” del confronto tra i due, evidenziando sin da subito che chi sceglie il Bimby generalmente lo fa per il suo essere intuitivo, mentre chi propende per il Cooking Chef  è “attratto” dalla sua grande versatilità.

Ecco ora, nel dettaglio, le differenze. Disponibile in un unico modello, periodicamente aggiornato (l’ultimo, come abbiamo visto, è il TM5), il Bimby ha, come funzioni base, quelle di frullare, tritare, sminuzzare e cuocere gli alimenti, in virtù di un sistema a resistenza elettrica. Prevede una bilancia annessa e un contenitore degli alimenti dalla capienza di 2,2 litri nell’ultima versione, capienza non adatta, quindi, a preparazioni abbondanti. Rispetto al Cooking Chef, si rivela migliore per triturare, preparare zuppe e risotti, omogeneizzati e smoothies.

Semplice da utilizzare grazie all’intuitivo pannello di controllo ed alle ricette guidate, consente di preparare un menù completo, e la sua semplicità è di aiuto anche a chi è più esperto in cucina, quando, ad esempio, il tempo a disposizione scarseggia ed i piatti da preparare sono tanti. La forma compatta dell’elettrodomestico, infine, fa sì che esso non costituisca un fattore di ingombro, occupando poco spazio sul piano della cucina.

Presente sul mercato in più modelli – come poc’anzi accennato – da quello base a quello più accessoriato (modelli tutti forniti di attacchi per i singoli accessori) – il Cooking Chef è un elettrodomestico la cui funzione base è quella di un’impastatrice planetaria, il che lo rende perfetto per realizzare impasti duri, come quelli per pane, pizze, o focacce. Fornito di un sistema di cottura ad induzione, dall’indubbio risparmio di tempo e dalla maggiore efficacia in termini di risparmio energetico, assicura risultati impeccabili, non solamente con le ricette raccomandate, rivelandosi, per tal motivo, maggiormente versatile del suo “antagonista”.

Il punto di forza del Cooking Chef è rappresentato dal contenitore di 6,7 litri, che permette di preparare cospicue quantità di cibo. Rispetto al Bimby, inoltre, monta meglio la maionese, la panna e gli albumi; di contro, però, non è dotato del sistema di pulizia automatica, e risulta più ingombrante, la qual cosa richiede necessariamente maggiore spazio da destinare alla sua collocazione.

Giungiamo ai costi, elevati per entrambi gli elettrodomestici: 1200 Euro circa per il Bimby – come già evidenziato nel corso dell’esposizione – e cifre che da listino possono superare anche i 1400 Euro quando ci si indirizza pure verso gli accessori a corredo, nel caso del Cooking Chef.

Sulla base del confronto or ora effettuato, verso quale dei due elettrodomestici orientare il proprio acquisto? La risposta non può essere una e sola, in quanto entrambi, come abbiamo visto, hanno dei punti di forza e delle criticità che non possono e non devono essere trascurati in sede di scelta. Ciò che possiamo dire è che il Bimby si rivela particolarmente idoneo per i meno esperti, che trovano utile affidare all’apparecchio gran parte della preparazione, laddove invece il Cooking Chef risulta più indicato per chi ha già dimestichezza con pentole e fornelli, o per chi è un vero e proprio professionista.

Certo è, in ogni caso, che gli apparecchi in esame, entrambi efficienti ed affidabili, hanno rivoluzionato nel senso letterale del termine la vita in cucina, dimostrandosi di grandissimo aiuto per chi è in perenne lotta contro il tempo, o per chi è alle prime armi e non sa come destreggiarsi in cucina, ma anche per i single, ben lieti, sicuramente, di rinunciare (con molta probabilità!) all’ennesimo cibo da asporto.

Bimby vs Kitchenaid

Dopo aver confrontato il Bimby ed il Kenwood Cooking Chef, mettiamo a paragone l’elettrodomestico oggetto della nostra trattazione con un altro “nome” nell’ambito dell’universo dei robot da cucina: il Kitchenaid, le cui “versioni” – dalla prima, l’H5, lanciata nel 1919, sino a quelle recenti – sono tutti contraddistinte da tecnologia elevata, design curato, potenza, resistenza e silenziosità.

Numerosi sono i modelli presenti sul mercato, distinguibili in 3 macro-categorie: Classic, Heavy Duty e Artisan, a cui si aggiunge il Mini, un apparecchio dalle stesse caratteristiche, solo in formato più “piccolo”. Ad eccezione della cottura, funzione affidata al modello Cook Processor – che sarà analizzato di qui a breve – i predetti modelli svolgono le classiche funzioni della planetaria, e cioè impastano, amalgamano, macinano, affettano.

Dal design ricercato, elegante e colorato – tale da abbinarsi perfettamente ad ogni cucina – il Kitchenaid si distingue per la sua semplicità di utilizzo e per la sua grande versatilità, grazie al vasto assortimento di accessori opzionali. Ma anche per la sua affidabilità e durevolezza, in virtù del motore a presa diretta e dei materiali di alta qualità.

Quale scegliere, dunque, tra i due apparecchi, il Bimby o il Kitchenaid? Entrambi sono prodotti ottimi e resistenti nel tempo, dalla funzionalità e pulizia agevoli, e quanto al prezzo, entrambi non rappresentano una spesa “di poco conto”: il costo del primo già lo conosciamo, quello del secondo è variabile a seconda dei modelli, raggiungendo anche i 1000 Euro circa.

Possiamo dire che il Bimby è caratterizzato da una maggiore completezza, dal momento che permette di preparare i cibi e di cuocerli anche; laddove invece il Kitchenaid nella versione classica qui considerata non prevede la funzione cottura, demandata a modelli specifici, come anticipato all’inizio del confronto tra i due elettrodomestici.

E se invece compariamo il Bimby con il Kitchenaid Cook Processor – che appunto cuoce i cibi – cosa succede? In questo caso il fattore di maggiore completezza – attribuito al Bimby nel precedente confronto – viene un po’ meno: ambedue gli apparecchi, infatti, permettono la preparazione e la cottura dei cibi, con una vasta gamma di accessori a disposizione.  Ed ambedue, dunque, sono completi. Design raffinato ed elegante, inoltre,  sia per l’uno che per l’altro apparecchio – sebbene il Cook Processor disponga di un’ampia scelta di colori moderni ed originali – così come analoga semplicità di utilizzo e di pulizia, alta qualità dei materiali, e massima attenzione al fattore sicurezza. Anche sul prezzo, infine,  i due robot da cucina si equivalgono, proponendo prezzi medio-alti (il Cook Processor va da 480 Euro circa a 1040 Euro circa), che si giustificano proprio alla luce della qualità e della funzionalità offerte.

Sulla base di queste considerazioni, verso quale elettrodomestico indirizzare allora il proprio acquisto? Fermo restando che, come sempre, la scelta è personale – dettata dalle proprie esigenze e da quelle che sono le caratteristiche che più interessano – il Kitchenaid si rivela maggiormente adatto per coloro i quali desiderano cucinare e divertirsi nel farlo, sia che si tratti di cuochi provetti che di dilettanti alle prime armi.

Bimby e Monsieur Cuisine: confronto

Concludiamo la nostra trattazione considerando brevemente un altro robot da cucina con il quale il Bimby viene talora confrontato, il Monsieur Cuisine, prodotto da Silvercrest e distribuito da Lidl, catena di supermercati tedesca con filiali sparse in tutta Europa. Pur essendo di più recente “acquisizione” – è in vendita in Italia dal 2014 – l’apparecchio è riuscito pian piano a ritagliarsi una cospicua fetta di sostenitori, anche in virtù del suo buon rapporto qualità/prezzo.

Senza “addentrarci” nelle caratteristiche specifiche dei diversi modelli del Monsieur Cuisine succedutisi nel tempo, sottolineiamo che esso, proprio come il Bimby, “concentra” in sé le funzioni di diversi elettrodomestici da cucina, ed infatti mescola, impasta, sminuzza, frulla, pesa, rosola, cuoce (anche a vapore), riscalda. Rivelandosi, per tal motivo, un apparecchio completo, capace di realizzare tanti piatti – quali carne o pesce, ma anche zuppe o salse, a titolo esemplificativo – con un indubbio risparmio di tempo e di fatica. Come il Bimby, inoltre, è agevole nell’utilizzo e nelle operazioni di pulizia, è compatto e quindi facilmente collocabile in cucina, e ha un design gradevole, dalle linee pulite e moderne. Dove sono allora le differenze con il robot da cucina “protagonista” di questa esposizione?

Sul punto c’è da dire che, per quanto entrambi gli apparecchi siano caratterizzati da un’estrema funzionalità, il Bimby con il suo ultimo modello TM5 si rivela tecnologicamente superiore, considerando le due funzioni di memorizzazione della guida ricette e di visualizzazione sul display delle ricette stesse. Il Monsieur Cuisine ha, tuttavia, come punto a suo favore, il prezzo decisamente inferiore – 229 Euro nei centri commerciali Lidl – il che lo rende accessibile ad un maggior numero di consumatori.

Creativa e fantasiosa, ma anche riflessiva e determinata. Archivio la laurea in Giurisprudenza per seguire quelli che sono i miei reali bisogni e le mie effettive ambizioni,  emersi preponderatamente. Volo così a Venezia per seguire presso lo IED il “Corso di formazione avanzata in Management degli eventi artistici e dello spettacolo”, e per qualche anno curo ed organizzo mostre d’arte contemporanea. Allo stesso tempo riprendo a dedicarmi con più costanza al mio “primo amore”, la scrittura, passione che mi accompagna sin dalla tenera età.

Assai versatile in diversi argomenti, ritengo che le parole abbiano un potere, un potere infinito, quello di aprire una finestra sul mondo, di dare adito a differenti punti di vista, di coinvolgere ed emozionare. Sono un inesauribile bagaglio di bellezza e di ricchezza.

Nel mio (poco) tempo libero, leggo, disegno e dipingo. Scrivo anche fiabe per bambini. Adoro i gatti, custodi delle emozioni più recondite e fonti di energia. Non ne ho ancora uno, ma è solo questione di tempo, prima o poi arriverà!

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